3.4.1 L’ESPERIENZA DI ILARIO VANNUCCHI
Ilario Vannucchi è un suonatore di didjeridoo di origini toscane. E’ nato a Milano nel 1973. Ha iniziato giovanissimo ad appassionarsi alla musica studiando pianoforte per diversi anni. La passione per l’Yidaky lo ha portato alla creazione del sito “didgeridoo.it”, divenuto col tempo un punto di riferimento per gli appassionati di questo strumento. Attualmente pratica il massaggio sonoro presso la cooperativa sociale “Il Sorriso” di Pessano con Bornago in provincia di Milano147.
DOMANDA: Ilario, puoi raccontarmi la tua esperienza in qualità di praticante di massaggio sonoro?
RISPOSTA: Dal mese di gennaio 2001 eseguo delle sedute di massaggio sonoro presso la cooperativa sociale “Il Sorriso”, centro diurno per portatori di handicap fisico e psichico medio- lieve. Avendo svolto il servizio civile in questo centro ho avuto la possibilità di proporre il massaggio sonoro direttamente ai giovani, coi quali avevo già instaurato un rapporto positivo, chiedendo di volta in volta chi volesse provare questa nuova esperienza, mostrando loro lo strumento che avrei usato: il didjeridoo. In ogni seduta sono affiancato da un’educatrice e musicoterapeuta del centro. Scopo di tali sedute è di fare un massaggio utilizzando le vibrazioni emesse da questo strumento. Questo tipo di massaggio è indicato in quanto esclude il contatto diretto. Il tatto infatti, in situazioni intime come questa, può scatenare emozioni difficilmente controllabili. La prima parte del massaggio consiste nell’ascolto del didjeridoo, tenuto ad una certa distanza dal corpo per far prendere al giovane confidenza con il suono. Subito dopo procedo spostandomi lungo tutto il corpo, evitando di avvicinarmi alle orecchie ed alla testa, per non dare una sollecitazione uditiva eccessiva che può indurre ad irrigidirsi. Solitamente il massaggio comincia dagli arti inferiori, passando poi su quelli superiori per concentrarsi infine sul tronco, la parte più recettiva in quanto agisce come amplificatore delle onde sonore e delle vibrazioni che si propagano per tutto il corpo. Il trattamento dura dai 10 ai 20 minuti, in base alla risposta del giovane ed alla sua capacità di attenzione e rilassamento. Alcuni sono attratti a tal punto da voler provare loro stessi la vibrazione del didjeridoo suonandolo. Nei soggetti più recettivi il rilassamento può portare addirittura al sonno. I giovani hanno apprezzato il massaggio sonoro, descrivendo le proprie sensazioni durante il trattamento: oltre al rilassamento mi hanno raccontato di suoni, di ricordi, di visioni e di pace148. La testimonianza sopra riportata descrive in modo dettagliato la tecnica utilizzata dal musicista durante la seduta di massaggio sonoro. Ilario Vannucchi evidenzia le sensazioni positive e di benessere percepite dai giovani partecipanti nonostante il contesto di difficoltà fisica e psichica. Lo strumento è quindi un valido mezzo per agevolare le relazioni, rilassarsi e condividere un momento di serenità con il suonatore o il gruppo che partecipa all’esperienza.
Nella testimonianza successiva di Davide Fattori si evidenzia come il didjeridoo sia un
possibile mezzo di relazione tra gli individui.
147 http://www.lamentemente.com/2009/07/14/musicoterapia-didgeridoo.html
148 Intervista tramite e-mail della scrivente a Vannucchi Ilario del 3 marzo 2014, non pubblicata.