INDICE DEL LIBRO PROSSIMO PARAGRAFO www.windproject.it
COSTRUZIONE DEL DIDGERIDOO
4.3.6 Cuoio
I didjeridoo in cuoio sono stati introdotti recentemente dall’invenzione di un appassionato e suonatore di didjeridoo. Facile pensare che questa trovata sia nata negli USA. Nonostante ciò che si potrebbe pensare rispetto ad uno strumento in cuoio, morbido e fonoassorbente, c’è da dire che la qualità di questi strumenti non è affatto male.
Purtroppo, il solo materiale non basta a fare un buono strumento, ve ne sono alcuni molto validi, altri un po’ meno.
Il procedimento è relativamente semplice. Si prende un pezzo di cuoio, possibilmente lungo tanto quanto dovrà essere lo strumento finito.
Si disegna lo sviluppo dello strumento su un cartamodello e si procede al taglio del cuoio.
Una volta ritagliata tutta la parte, le due estremità vengono forate per tutta la lunghezza sui due lati.
Si portano a combaciare i due lembi. La cucitura avviene allo stesso modo di come vengono cucite alcune scarpe in cuoio, con lo spago a vista per intenderci.
Per finire, si può decorare in tutti i modi in cui viene decorato normalmente il cuoio, con pirografi o vernici.
L’ultimo passo è verniciare dentro e fuori, se non addirittura immergere il cuoio nella resina epossidica. Questa le conferirà rigidità e scarsa fonoassorbenza. Di seguito le immagini gentilmente concesse dagli stessi produttori indicati nel testo esplicativo al termine delle immagini stesse.
Taglio del cuoio in base al cartamodello precedentemente disegnato.
Il cuoio tagliato a misura per lo strumento viene forato su entrambi i lati con fori a distanza di pochi millimetri uno dall’altro.
Questi fori serviranno in seguito per far passare lo spago che terrà uniti i due lembi.
La fase di cucitura è mostrata in immagine sotto.
In foto Dörte Schlüter durante la fase di “verniciatura” ed eventuale decorazione con resina epossidica della pelle già cucita.
Sotto due dettagli di decorazioni di didjeridoo in pelle, il primo creato da Dörte Schlüter tramite decorazioni di resine di colori differenti, la seconda di Marko Jhonson tramite formatura del cuoio.
Più di recente sono stati introdotti altri materiali vegani per sostituire il cuoio.
Ulteriori informazioni: Dörte Schlüter : www.didgewoman.de / Marko Jhonson: www.rounddor.com