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TECNICHE PER COMPORRE RITMI
10.2 Enfatizzazione della respirazione circolare
L’enfatizzazione della respirazione circolare è indubbiamente il primo metodo per costruire un ritmo binario, il più utilizzato tra i neofiti che dopo averne appreso la tecnica, si cimentano nelle prime esperienze ritmiche.
Non vi è dubbio che tra inspirazione ed espirazione si ottengono differenti suoni a causa delle differenti pressioni in gioco nel cavo orale (tanto che molte persone cercano di mantenere il suono del didjeridoo allo stesso livello come esercizio).
Per ottenere un semplicissimo ritmo binario si potranno accentuare i suoni che normalmente nascono durante il ciclo di respirazione.
Seppur questa tecnica può risultare banale nella composizione, torna utile nell’esercitarsi cercando di abbinare i suoni (imparati nel capitolo precedente) alle due fasi della respirazione circolare.
Nota bene: enfatizzare i suoni tipici della respirazione circolare non significa esagerare con l’espellere l’aria. Esagerando si avrebbero suoni sporchi.
Un’ulteriore possibilità per poter migliorare questa elementare tecnica di esecuzione del ritmo, è quella di variare la pressione nelle due fasi di respirazione circolare; ricordiamo: la prima mentre si espelle l’aria con i muscoli addominali, la seconda mentre si espelle l’aria (con le guance, mandibola o lingua) durante la fase di inspirazione.
Generalmente, dato che i muscoli addominali sono i più forti a nostra disposizione è probabile che questo sia anche il muscolo che darà vita al suono più “potente”. Mentre l’aria espulsa nella fase di inspirazione, spesso è lasciata sottotono tanto che ad ogni inspirazione il suono cala bruscamente.
I muscoli addominali sono particolarmente voluminosi, di conseguenza la loro inerzia è elevata, tendono a muoversi lentamente ed il volume del suono provocato dagli stessi aumenterà altrettanto lentamente (si tratta di frazioni di secondo). Ciò andrà a discapito della dinamica.
Se altrimenti si variasse la pressione, si tenesse cioè la pressione addominale ridotta al minimo mentre l’espulsione dell’aria attraverso i muscoli del cavo orale avvenisse il più rapidamente possibile, la dinamica del suono ne gioverebbe proprio grazie alla ridotta dimensione degli stessi muscoli interessati.
Questa inversione è funzionale se non obbligatoria per la respirazione passiva. Consente di risparmiare aria ed energie, il suono sarà decisamente più curato e si avranno meno difficoltà ad aumentare la velocità di un ritmo.
Sample n°30 contiene: respirazione circolare, di seguito i suoni enfatizzati della respirazione circolare.
Sample n°31 contiene: suoni enfatizzati della respirazione circolare su differente ritmo.
Sample n°32 contiene: applicazione dell’enfatizzazione della respirazione circolare su ritmo base.
Sample n°33 contiene: applicazione dell’enfatizzazione della respirazione circolare su differente ritmo.
Sample n°34 contiene: differenza tra volume maggior volume in espirazione o in inspirazione.