INDICE DEL LIBRO PROSSIMO PARAGRAFO www.windproject.it
I SUONI
9.7 Effetto tromba o TOOT
L’effetto tromba è uno degli effetti maggiormente utilizzati nei brani di musica ritmica, talvolta invece non viene quasi mai utilizzato se non a metà brano, prima di un cambio di ritmo o alla fine del brano.
Tuttavia si presta a moltissimi utilizzi, dal creare una cadenza ritmica (in questo caso il toot verrà utilizzato come una vera e propria percussione) per dare gli accenti a fine di ogni frase o in maniera “casuale” come suono aggiuntivo al brano musicale.
La frequenza del toot è differente da strumento a strumento esattamente come per la nota base. Inoltre, non esiste una regola di proporzionalità adatta a tutti gli strumenti.
Difatti, due strumenti in “Re” di pari lunghezza, diametro di imboccatura e campana, possono avere differenti frequenze del toot.
Per sapere la nota corretta possiamo aiutarci con un accordatore cromatico.
Per eseguire la nota, in linea di massima, si premono maggiormente le labbra tra di loro. Ad ogni nota corrisponde la giusta pressione.
Spesso viene insegnato di premere molto con i muscoli addominali per aumentare la pressione dell’aria e quindi ottenere il suono, questo metodo può essere valido esclusivamente per il principiante.
Con un buon controllo delle nostre labbra potremmo ottenere effetti tromba limpidi col volume di un bisbiglio.
La cosa un po’ più complessa che ognuno deve comprendere da sè è capire con quale labbro si ha la maggiore mobilità. Alcune persone ad esempio, preferiscono muovere il labbro inferiore “cavalcando” leggermente il superiore o viceversa. Questo dipende dallo sviluppo dei muscoli facciali di ognuno.
Quindi, si appoggiano le labbra allo strumento come si fa per la nota base, si preme leggermente tra le labbra, una delle due deve accavallarsi leggermente all’altra, si soffia dolcemente ed attraverso una serie di tentativi si dovrebbe riuscire ad emettere il suono desiderato.
Si cerca di imparare a memoria la giusta posizione, la pressione dell’aria che si sta sfruttando in modo da utilizzare il tutto in futuro durante l’esecuzione dei brani.
Così come un suonatore di tromba, anche il suonatore di didjeridoo che volesse emettere suoni staccati ma consecutivi, potrà utilizzare la lingua in posizione /t/ per stoppare e far ripartire l’aria.
È possibile suonare più note superiori alla nota base, con un po’ di pratica almeno due, talvolta tre o quattro.
Sample n°24 contiene: effetto tromba in diverse tonalità, risoluzioni a errori tra i più comuni.
Sample n°25 contiene: applicazione dell’effetto tromba (1)
Sample n°26 contiene: applicazione dell’effetto tromba (2)
Sample n°27 contiene: applicazione dell’effetto tromba (3)
Sample n°28 contiene: applicazione della respirazione circolare con inspirazione sul toot (è necessario aver appreso almeno una tecnica per comporre ritmi, vedi prossimo capitolo).
Sample n°29 contiene: brevissimo esempio di applicazione dell’effetto tromba per comporre melodie. – Traccia suonata con Didjeribone™ –