RINGRAZIAMENTI
A Paola, a cui devo tutto e senza la quale nulla sarebbe stato possibile.
Questa tesi di laurea coincide per me con il raggiungimento di uno dei più importanti obiettivi della mia vita, in quanto la sua stesura è avvenuta in mesi dolorosi e difficili contrassegnati da un grande vuoto. Essere qui a scrivere oggi i ringraziamenti è una grande vittoria! Desidero ringraziare, quindi, tutti coloro che hanno permesso e favorito il raggiungimento di tale obiettivo.
Non è facile citare e ringraziare, in poche righe, tutte le persone che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo elaborato: chi con una collaborazione costante, chi con un supporto morale o materiale, chi con consigli e suggerimenti o solo con parole di incoraggiamento.
Spero di non dimenticare nessuno, ma se tu, mio caro lettore, non dovessi trovare il tuo nome nelle prossime righe… dimmelo e ti ringrazierò di persona, anche per il solo fatto che tu abbia interesse a leggere.
Vorrei ringraziare innanzitutto la mia relatrice, la professoressa Gualtieri, per la sua disponibilità nell’ incontrarmi, la sua gentilezza nel darmi spiegazioni e soprattutto per i suoi consigli e incoraggiamenti nei numerosi momenti di sconforto e di ansia che mi hanno colta.
Ringrazio Italo, presenza indispensabile per l’aiuto che mi ha fornito nella stesura dell’elaborato. Grazie per il supporto e l’affetto che in poco tempo hai saputo donarmi e per la tua capacità di mettermi di buon umore. Insieme a lui, un grande ringraziamento va al team dell’archivio storico di Lodi che mi ha accolta a braccia aperte, in particolare a Sara ed Eleonora.
Un dovuto ringraziamento a tutti i suonatori, musicuterapeuti e appassionati di didjeridoo che ho personalmente contattato e intervistato. Un sentito grazie per la disponibilità e la collaborazione costante che mi avete fornito al fine di riuscire a produrre nel migliori dei modi questo elaborato.
Passo a ringraziare di cuore la mia splendida famiglia. Grazie a mio padre, che seppur ancora oggi non ha mai forse ben capito di cosa trattasse questa tesi e di che corso di laurea frequentassi ha sempre osservato e vegliato su di me e ha sempre compreso senza tante parole, nonostante le grosse difficoltà di quest’ultimi mesi. Grazie alle mie sorelle, Paola e Aurora, la ragione della mia vita, senza le quali non avrei mai raggiunto questo obiettivo.
Grazie a Paola per essere la mia seconda mamma e la mia ancora di salvezza. Grazie per le interminabili sere in cui stanca non hai mai smesso di sederti accanto a me per sorbirti ore di storia delle culture aborigene prima di rimboccarmi le coperte.
Grazie ad Aurora, di cui ammiro molto la grande forza, energia e il carisma che mi riesce a trasmettere. Grazie per aver visionato, nonostante la stanchezza e i tuoi mille impegni, le bozze dei miei capitoli. Grazie alle danze improvvisate ascoltando gli Yothu Yindi, riuscendo così a trasformare quelle che erano lacrime di dolore in lacrime di gioia.
Grazie a Luca (Drughi), il cognato migliore del mondo, per essere semplicemente te stesso, per aver tappezzato la mia cameretta di stampe di artisti aborigeni e per esserti appassionato a tuo modo al mio elaborato.
Grazie a Marco, per essersi rivelato un ottimo suonatore di didjeridoo e una presenza costante. Un ringraziamento a mia nonna Zita, che nonostante l’età è sempre attenta e presente. Ringrazio Ambra, l’amica di sempre e per sempre. Grazie per l’autostima che riesci ad infondermi e per avermi sempre tenuto la mano in questo percorso e in questi mesi difficili. Due corpi e un’anima sola.
Ringrazio Manuela e Lorena, amiche che non potrei mai smettere di amare. Grazie per non avermi mai abbandonata e per aver capito i miei silenzi. Grazie per i sorrisi rubati, vi adoro!
Un ringraziamento sentito va ad Andrea, per avermi sempre supportata e spronata e per aver contribuito alla realizzazione grafica del mio elaborato correndo a ogni mia richiesta di disperato aiuto a qualsiasi ora del giorno e della notte!
Un grosso grazie a tutti i cari amici che in modi diversi, attraverso parole, gesti, messaggi, risate, camminate e chiacchierate mi hanno incoraggiata! Grazie Virci, Gloria, Molly, Michi, Sara, Chiarina, Alberto (Julie), Karim. Grazie a Stefano per essersi improvvisato chef quando l’agitazione e la paura mi hanno chiuso lo stomaco.
Un pensiero di ringraziamento va anche al mio piccolo fan club di assidui sostenitori: Michael, Ely, Faby, Laura, il coach, Giò e Fabio.
Grazie a Oscar che ha sopportato le mie ansie per tutti gli esami della mia carriera universitaria. Grazie a te che non mi ha mai abbandonata e che credi profondamente in me. Sei speciale.
Grazie a Monica, grande ascoltatrice e sostenitrice, considerata a tutti gli effetti parte della famiglia Omini.
Ringrazio Silvia per avermi sempre incitata e per l’affetto che in poco tempo ha riversato su di me. Grazie anche per l’inseparabile coperta portafortuna.
Un ringraziamento di cuore va anche a Carmen e alla zia Emilia per l’ospitalità e le loro cure amorevoli. Grazie anche a zio Gigi per essere una presenza discreta ma attenta e premurosa.
Grazie a Bianchino e Schizzo, i miei amori, per il loro affetto smisurato e per la loro funzione terapeutica. Grazie a Buffy, in questo momento grande lottatrice, che mi ha sempre riservato il suo scodinzolio.
Infine, il ringraziamento più importante e più sentito va a te, mamma, perché so che da lassù mi stai guardando. Perché so che ovunque tu sia mi stai sorridendo, come sempre. Grazie, perché so che tutte le volte che pensavo di mollare eri tu che mi davi la tua forza e il tuo coraggio per andare avanti. Sei il mio mito e voglio lottare anch’io, come hai sempre fatto tu. Spero tu sia fiera di me. Nonostante tutto ce l’ho fatta. E questo grande traguardo è tutto per te!